Fiducia sì o no per Berlusconi? Per il senatore Piergiorgio Massidda ci saranno tanti malati immaginari: «Il 14 dicembre anche molti uomini resteranno a casa con il ciclo mestruale… Parlamentari finiani, centristi e persino esponenti del Pd». Lui, che aveva la testa a Gianfranco Fini e il cuore al Cavaliere, alla fine ha scelto di rimanere con il Pdl. «Per ora resto nel Pdl, il premier ha assunto degli impegni nei miei confronti»
Finiani, centristi e altri quindi potrebbero preferire restare a casa e mettere così al sicuro Silvio Berlusconi e il loro posto. Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi ha commentato: «Chi l’ha detto che Berlusconi per ottenere la fiducia deve avere 316 voti? Possono essere anche 285… Vedrete che non succederà nulla. Non saranno sfiduciati Calderoli né Bondi e non salterà il premier. Dov’è questa gran voglia di mandare a casa il governo? Il 14 ci saranno un sacco di malati».
Per il finiano Silvano Moffa ha avvertito che è meglio a scongiurare «opzioni e soluzioni rabberciate, o comunque pilatesche». Poi ha spiegato: «Io auspico che non si arrivi alla fiducia ma si trovi una via d’uscita politica». Quindi mozione di sfiducia sì o no? «È ora di anteporre al tatticismo il senso di responsabilità. Sarebbe un errore escludere pregiudizialmente il rilancio del governo, anche a guida Berlusconi. Veti incrociati e giochi a scaricabarile sarebbero illogici. D’altronde Montezemolo ha spazzato via l’ipotesi di un terzo polo…», ha risposto Moffa.