”Il federalismo si può fare in questa legislatura ma con un governo di responsabilità nazionale”. E’ la controproposta lanciata ai leghisti dal vicesegretario del Pd, Enrico Letta, dopo l’offerta del ministro Calderoli (ok agli ultimi due decreti e via libera a discutere di riforma elettorale), ma a patto che la Lega ”abbandoni la logica del bunker” in cui si è cacciato Berlusconi.
In una intervista a Repubblica, Letta sottolinea che Calderoli ”non è la persona giusta per discutere di legge elettorale”, visti ”i danni che il suo ‘porcellum’ ha provocato”, e poi osserva: ”Se c’è una probabilità di fare il federalismo fiscale, questa è legata al passaggio da un governo Berlusconi a un governo di responsabilità nazionale in cui ci sia una partecipazione di molte forze politiche e che sia guidato da una grande personalità, ‘modello Ciampi”’.
”Non è possibile pensare di affrontare le questioni essenziali del federaismo fiscale con una maggioranza che si regge su tre voti”. Ma ”il Pd – insiste Letta – è interessato a fare bene il federalismo e a cambiare la legge elettorale, non con patti segreti bensì alla luce del sole”. E ”il patto che il Pd offre è questo: voltate la pagina-Berlusconi e facciamo insieme il federalismo in questa legislatura”.