ROMA – “L’intervento del Presidente Napolitano, al di là del rilievo specifico sul procedimento di approvazione del decreto sul Federalismo municipale, ha uno straordinario valore di richiamo all’equilibrio tra i poteri dello Stato. In particolare tra il Governo e il Parlamento”.
Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che poi spiega: “La decisione assunta ieri sera dal governo di adottare in via definitiva il decreto sul Federalismo municipale, a poche ore dalla bocciatura dello stesso da parte del Parlamento, è solo l’ultimo atto della continua e reiterata umiliazione del Parlamento da parte del governo Berlusconi. Con un colpo solo il governo ha cancellato l’intero assetto concertativo sul quale era stato costruito il delicatissimo equilibrio parlamentare sul Federalismo fiscale”.
“Lo strappo è reso ancora più grave dalla natura sostanzialmente in bianco della delega conferita due anni fa al governo, per di più – conclude Zanda – su una materia obiettivamente di rilevanza costituzionale che avrebbe meritato altre forme e sedi di decisione democratica”.
