Fiat Melfi, la Gelmini sposa la linea dura di Marchionne: “Ha le sue ragioni, la Fiom tutela solo i suoi operai”

Maria Stella Gelmini

Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini scende in campo a difesa di Marchionne e della linea dura della Fiat nella gestione del caso degli operai di Melfi.  ”Quella di Marchionne – secondo il ministro –  è una scelta coraggiosa”. Intervistata dal Corriere della Sera, la Gelmini spiega: ”Le sentenze vanno sempre rispettate – precisa – ma vanno rispettate anche le aziende”.

Per il ministro la Fiat rispetta la sentenza del giudice del lavoro perché ”paga lo stipendio ai tre operai, li fa entrare nello stabilimento, consente loro l’attività sindacale”, tuttavia sottolinea che ”non vanno tutelati solo quei tre operai ma tutti i lavoratori. Soprattutto quelli che sono stati costretti a fermarsi quando i tre hanno bloccato quel macchinario paralizzando l’intera linea”.

E a proposito del loro licenziamento da parte della Fiat la Gelmini aggiunge che ”Marchionne è una persona prudente ed accorta” e che ”se ha deciso di procedere così avrà le sue ragioni”. In questa vicenda, prosegue, non è la Fiat che cerca lo scontro, ma la Fiom che in questo modo ”non fa gli interessi dei lavoratori ma solo i propri”.

Il ministro definisce di ”grande saggezza” le parole di Giorgio Napolitano, ma spiega che ”quando il capo dello Stato parla della feroce competizione globale suona un potente campanello d’allarme che i sindacati non possono ignorare”. ”Spesso – afferma – i magistrati decidono per il reintegro automatico. Capita spesso nella pubblica amministrazione e purtroppo anche nella scuola. Ci sono persone che si macchiano di responsabilità gravi che però vengono rimesse al loro posto senza un vero esame dei fatti. Così si uccide la meritocrazia”.

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Emiliano Condò