”Non capisco – dice Fassino – perché si debba avere un pregiudizio nei confronti della Fiat. Credo che dobbiamo lavorare tutti affinché il gruppo del Lingotto rimanga uno degli assi portanti del sistema Italia”.
L’alleanza con Chrysler, ricorda Fassino, ”ha trasformato la Fiat da azienda internazionale in azienda globale. Dopo la fusione nulla potrà essere come prima” ma ”bisogna lavorare perché l’Italia e Torino mantengano un ruolo strategico”. E la politica ”potrebbe aiutare a svelenire il clima. Per esempio riconoscendo a Marchionne i meriti che indubbiamente ha”, perché ”se chi fa si vedesse riconosciuto il merito, il clima generale delle relazioni migliorerebbe”.