«Silvio Berlusconi sogna il “minculpop” facendo il verso al fascismo e allo stalinismo che consideravano ovvio indicare i confini estetici dell’arte e della cultura».
Così il senatore Vincenzo Vita, vice presidente della Commissione Cultura, commenta le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sullo stop a fiction tv con al centro la criminalità organizzata.
«Nella vicenda italiana – prosegue Vincenzo Vita – all’autoritarismo si coniuga forse anche la tentazione di non far conoscere agli italiani e ai cittadini esteri la gravità dei poteri criminali. E forse è inutile ricordare al Presidente del Consiglio, proprietario di buona parte del sistema mediatico, che proprio le fiction di carattere civile, volte alla rappresentazione della realtà , sono stati i successi migliori della nostra produzione cinematografica e audiovisiva» conclude il senatore PD.
