ROMA – C’è chi dice 320, c’è chi dice 315: quanti voti favorevoli prenderà la maggioranza sulla fiducia? I più ottimisti parlano di un numero compreso tra 318 e 320. I più cauti (o più realisti?) parlano di 315. Fatto sta che al voto del 14 ottobre alla Camera la maggioranza si presenta col pallottoliere.
I dubbi, sottolinea Alessandro Trocino sul Corriere della Sera, riguardano soprattutto “scajoliani” e “responsabili”. Dopo la votazione sull’articolo 1 del rendiconto di Bilancio, nel Pdl non si fidano più ciecamente né della “cerchia di Scajola” né in Scilipoti e i suoi.
Ma un altro punto interrogativo può riguardare i leghisti: spiega Trocino che molti di loro sono abituati a tornare a casa tra giovedì e venerdì.
I sicuri assenti, tra le fila del Pdl, sono tre: Pietro Franzoso (che è ricoverato in ospedale), Alfonso Papa (che è rinchiuso nel carcere di Poggioreale) e Santo Versace (che può considerarsi ormai un ex Pdl a tutti gli effetti).
L’ultima volta che si è votato la fiducia a Montecitorio era il 28 settembre: più che una fiducia, era una sfiducia nei confronti del ministro Saverio Romano. La Camera lo salvò con 315 voti a favore del ministro e 298 contrari. L’obiettivo minimo, il 14, sarà raggiungere gli stessi numeri.