ROMA – Innovazione, ricerca e un filtro all’appello. Una serie di misure grandi e piccole quelle del decreto sviluppo voluto da Corrado Passera, il ministro dello Sviluppo economico. Passera, nel corso dell’audizione alle commissioni riunite Finanze e AttivitĆ produttive della Camera sul dl Sviluppo,Ā ha detto: “Quella dell’innovazione e dell’incentivazione per la ricerca rimane un’area da coprire meglio. Dobbiamo farlo quando avremo i fondi”.
Il ministro ha poi ricordato: “E’Ā giĆ stata predisposta una misura per introdurre un credito di imposta a favore di coloro che investono in innovazione e ricerca e per questo c’erano ancora quei soldi necessari, che sono misurabili tra i 700 e i mille milioni all’anno”.
Passera però ha sottolineato che il decreto “non haĀ molte nuove risorse, ma cerca di utilizzare quelle disponibili al meglio e di attivare il più possibile investimenti da parte dei privati”.
Tra le misure “grandi e piccole” anche il filtro all’appello: “Un meccanismo in base al quale il magistrato può apporre un filtro all’appello laddove riconosca che non vi sono ragioni sufficienti perchĆ© si appelli la sentenza di primo grado”, ha detto il ministro.
Passera ha poi spiegato che nel decreto sono state “accolte una serie misure, grandi e piccole, ma tutte che vanno a riempire lo schema generale che da una parte vuole intervenire sulle ragioni di fondo, sulle leve di fondo, della competitivitĆ delle imprese e quindiinternazionalizzazione, innovazione, crescita dimensionale, sia sulle condizioni di contorno che rendono un Paese più o meno competitivo. E interveniamo sia in campo infrastrutturale, sia in campo della giustizia”.
Il ministro ha poi concluso: “Non dimentichiamoci che il nostro paese aveva giĆ i commissari con le valigie pronte. Lo abbiamo evitato. Grazie a quello che abbiamo fatto insieme al parlamento il nostro paese ĆØ in grado di fare promozione sulla crescita”.
