Come previsto il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera in merito alla votazione sulla legge Finanziaria: lo ha annunciato nell’Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha dichiarato: «La decisione di porre la fiducia sulla legge Finanziaria è deprecabile perché di fatto impedisce all’Aula di pronunciarsi sulla Manovra».
«La scelta – continua Fini – legittima perché prevista dal regolamento e in quanto prerogativa del governo, non può che essere considerata dalla presidenza della Camera come una decisione strettamente legata non a ragioni procedurali ma solo a ragioni di carattere politico rientranti nel rapporto tra il governo e l’opposizione».
Gianfranco Fini ha rilevato infine che «l’opposizione non ha tenuto né in commissione né in Aula atteggiamenti ostruzionistici».
Il leader centrista intervenendo in aula ha invece fatto un riferimento alla discussione in merito all’aggressione al premier: «Credo che un clima migliore si crei, indipendentemente dal merito, anche facendo i fatti». Così come hanno dimostrato le opposizioni, spiega sempre Casini, presentando un numero limitato di emendamenti che potevano “essere discussi in 4-5 ore”.
Inoltre, sottolinea il leader dell’Udc «c’è un clima sociale vero, indipendentemente dalla rappresentazione dei media, che sta montando e quindi credo che si sia persa una prima occasione per dare un segnale vero».