Finanziaria, immobili pubblici verranno venduti per trattativa privata

Dagli uffici alle caserme, la Finanziaria introduce una serie di importanti novità per gli immobili pubblici. Affitti con gestione centralizzata e vendite a trattativa privata fino a 400 mila euro; e anche oltre questa cifra tutte le volte che le aste dovessero girare a vuoto. Sono le principali misure del capitolo Demanio introdotto con il maxi-emendamento alla Finanziaria, approvato in Commissione Bilancio della Camera e all’attenzione dell’Aula. Si punta con queste norme a risparmi complessivi, nel biennio 2010-2011, pari a 600 milioni di euro.

Ecco nello specifico come cambierà il mondo dell’immobiliare pubblico:

La vendita a trattativa privata avviene da quando il valore del bene venduto è inferiore a 400.000 euro. Oltre questa cifra si provvede invece per “asta pubblica ” o “invito pubblico ad offrire” ma anche in questo caso immobili di proprietà dello Stato possono essere venduti “qualora non aggiudicati, mediante trattativa privata”.

Sugli affitti decide tutto l’Agenzia del Demanio. Fatto il censimento del “fabbisogno di spazio allocativo” su base triennale, sarà l’Agenzia del Demanio ad assegnare, a chi ne ha bisogno, locali inutilizzati oppure a stipulare i contratti di affitto necessari, verificando la congruità dei canoni.

Saranno costituiti dalla Difesa di intesa con i Comuni per valorizzare o vendere gli immobili che non servono più. Da una parte la Difesa dovrà scegliere gli immobili da far confluire in questi fondi, dall’altra, di concerto con il ministero dell’Economia, dovrà individuare o costituire le le società di gestione del risparmio o di gestione dei fondi.

Anche la vendita di beni della mafia il compito spetta sempre al Demanio, sentito il Commissario straordinario per la gestione dei beni confiscati alla mafia. C’é comunque un diritto di prelazione a cooperative edilizie promosse da poliziotti o militari, o agli enti locali in cui sono localizzati.

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Lorenzo Briotti