Servono 7 miliardi, ma la copertura arriva a 5. Questo è il rebus che il ministro del Tesoro Tremonti deve sciogliere prima di partire per il G20 di Seul, questo pomeriggio, col premier Berlusconi.
Lo racconta Roberto Petrini su Repubblica: “All’appello mancano tuttavia ancora risorse per 2 miliardi: e fino a tarda notte è proseguito il braccio di ferro tra Tesoro e maggioranza. Dopo il vertice sono berlusconiani e leghisti a spargere ottimismo: «E’ andata bene», si è affrettato ad osservare il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto e sulla stessa lunghezza d’onda si è mosso il leghista Marco Reguzzoni che ha parlato di «riunione positiva». Ma la partita, nonostante la schiarita, non è ancora conclusa: quelli dell’Mpa di Lombardo si sono limitati a definire i risultati un «quadro su cui ragionare » mentre il capogruppo finiano alla Camera Italo Bocchino ha evitato giudizi netti e all’uscita dal vertice ha soltanto annunciato le cifre sulle quali si è raggiunta un’intesa: «Riduzione di tagli a Regioni e Comuni, 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 800 milioni per le missioni di pace»”.
“L’accordo tuttavia non è ancora in porto e i contatti sono andati avanti fino a tarda ora: il finiano Aldo De Biagio ha definito «indispensabili » anche nuove risorse per ricerca, Tv private ed editoria. Mentre l’Mpa ha avvertito che se si toccano i fondi Fas per il Sud farà mancare il proprio voto. Un coro di richieste — tra le quali anche quelle del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo — rimbalzate durante il vertice di ieri, al quale Tremonti ha tentato di porre un argine in tutti i modi annunciando esplicitamente che, dei 7 miliardi necessari, due mancano all’appello. Il ministro dell’Economia infatti ha messo per ora sul piatto circa 5 miliardi: 1,7 miliardi del Fondo Letta, 2 miliardi e mezzo dalle aste per le frequenze, 1miliardo dalla stretta sui giochi. Il resto manca, ma potrebbe arrivare da una ulteriore rimodulazione delle spese e dalla lotta all’evasione”.
“Anche la “lista della spesa” del decretone è incompleta: ammortizzatori sociali (1,5 miliardi), missioni di pace (800 milioni), 1 miliardo per le Regioni e i Comuni, altri 800 milioni per il rifinanziamento degli incentivi al salario di produttività e 1 miliardo per l’Università. Mentre per l’emergenza in Veneto si dovrà ancora aspettare: le risorse andranno in un decreto. «Onoreremo l’impegno chiesto da Napolitano», ha comunque dichiarato il Fli Benedetto della Vedova. E ieri Tremonti durante il vertice ha assicurato che la fiducia, ormai scontata sul provvedimento, sarà posta sul testo che uscirà condiviso dalla Commissione. Una strategia di «consenso » da parte del ministro dell’Economia che ieri lo ha visto tessere contatti diplomatici a 360 gradi: per venti minuti si è mostrato in colloquio in Transatlantico con il leader dell’Udc Casini e con il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto. Ha conversato con il ministro per lo Sviluppo Paolo Romani che dovrà contribuire alle coperture della Finanziaria 2011 bandendo l’asta per le frequenze. Infine ha scambiato qualche battuta anche con Bruno Tabacci, che rappresenta i centristi dell’Api in Commissione Bilancio”.