”Assolutamente” non è possibile ottenere la sfiducia del presidente della Camera, ”perchè il rapporto che unisce il presidente di una assemblea all’assemblea stessa non è di fiducia politica. Nel senso che non ci deve essere una consonanza politica tra il presidente e l’assemblea, tanto che spesso, durante la cosiddetta Prima repubblica, i presidenti venivano eletti tra i membri dei partiti di opposizione”. E’ quanto spiega a Repubblica l’ex presidente della Corte Costituzionale, Piero Alberto Capostosti secondo cui, quindi, Gianfranco Fini è una sorta di intoccabile.
”Nè la Costituzione, nè i regolamenti parlamentari, nè qualsiasi norma giuridica – afferma – prevedono la possibilità di sfiduciare un presidente in carica, anche perchè il suo unico compito è assicurare il regolare svolgimento dei lavori, applicando correttamente il regolamento”.
Nessuna sfiducia quindi ”dal punto di vista giuridico” ma, ”dal punto di vista dell’opportunità politica – aggiunge Capotosti – nessuno meglio di lui può essere in grado di giudicare la sua compatibilità con la carica istituzionale”.