Gianfranco Fini viene a Firenze, il giorno dopo lo show down di via della Conciliazione, ma in sala c’è un solo rappresentante dell’ex Alleanza nazionale. L’assenza di ex An (non-finiani) è stata evidente: in una sala esaurita (posti in piedi e a sedere per terra), istituzioni e docenti occupavano le prime file assieme ad un solo ex An (finiano): Jacopo Cellai, finiano di ferro. «Sono venuto qui perché Fini è la terza carica dello Stato – ha detto Cellai -. Ho ascoltato il suo intervento in direzione nazionale ieri e lo condivido. Non si è trattato dell’intervento di un traditore ma di un politico che ha esposto problemi ci sono: dal rapporto con la Lega Nord alle riforme, all’immigrazione».
Sul motivo dell’assenza di altri ex An, Cellai non ha voluto commentare. «Ai miei colleghi di ex An – ha detto – che gli hanno dato del traditore chiedo perché non l’hanno chiamato così quando fece lo “strappo” con il Msi».
