Fini sostiene Lombardo: è guerra tra il Pdl e i finiani. Nasce “Generazione Sicilia”

Le basi per un progetto politico che parte dal Sud sono ormai poste. L’anomalia siciliana viene promossa a pieni voti dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che con quest’ultima mossa allarga il solco che lo divide dal premier. Ma soprattutto da’ una chiara indicazione ai cinque “disertori” del Pdl Sicilia che sostengono Lombardo, ricevuti a Montecitorio: “Non arretriamo di un passo sul sostegno a Raffaele Lombardo”, ha dichiarato il Presidente della Camera benedicendo la mini-scissione.

La componente che fa capo all’ex leader di An conferma la sua presenza in un governo regionale che vede il Pdl “ufficiale” all’opposizione e gode invece di un appoggio trasversale e ormai non più tanto mascherato del Pd. Proprio l’appoggio dei democratici è stato essenziale per approvare una Finanziaria che prevede norme tutt’altro che liberiste, tanto da essere già passata alla storia con il nome di “falce e martello”. Dal ritorno alla gestione pubblica dell’acqua alla riduzione delle tasse per chi è in cassaintegrazione. Fino all’allargamento delle fasce di esenzione dal pagamento dei ticket sanitari. Tutte norme scritte per il 70 % dal Pd.

Il Governatore della Regione, Raffaele Lombardo aveva ammesso subito dopo l’approvazione che il Pd “ha espresso un voto importante e decisivo”, ricordando che “c’è una coalizione, Mpa, Pdl Sicilia, Api e Pd che credo debba crescere e consolidarsi di più”. Nella maggioranza eterogenea di Lombardo potrebbe entrare presto lo stesso Pd: sarà un referendum a decidere tra gli iscritti l’eventuale cambio di rotta, anche se il senatore del Pd, Ignazio Marino, non è affatto d’accordo e auspica: “Quanto bisogna aspettare perchè in Sicilia il Pd faccia una vera opposizione al Governo di Lombardo”

Non a caso Lombardo, è già da tempo ai ferri corti con i vertici siciliani del Pdl e sembra impossibile una riunificazione del partito, auspicata invece da Gianfranco Miccichè, in direzione del sostegno al presidente della Regione. Nonostante il decisivo voto sulla Finanziaria di pezzi “scissionisti del Pdl”, guidati da Miccichè, che ha imbarcato anche la componente finiana, nell’isola in molti ipotizzano la marcia indietro dell’ex forzista ribelle, primo alleato di Lombardo ma ancora in attesa di chiarirsi con lo stesso Berlusconi. A conferma di ciò, sabato scorso lo stesso premier per rinsaldare il rapporto aveva spedito l’ex ribelle a Palermo, come delegato del presidente del Consiglio a una cerimonia di consegna delle stelle al merito ai lavoratori.

Intanto i “finiani siciliani” ufficialmente continuano a mantenere la linea dettata dal Presidente della Camera a livello nazionale, garantendo “fedeltà” alla coalizione. Ma dopo l’approvazione della Finanziaria e l’appoggio esterno del Pd è ormai a tutti chiaro quali sono le reali intenzioni della frangia. La nuova associazione, Generazione Italia, è già pronta a trasformarsi in “Generazione Sicilia”: un’altra costola autonoma del Pdl sotto la linea dello Stretto.

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Robertar