Fini e Montecarlo, Bocchino insiste: “Il documento di Saint Lucia è una patacca”

Italo Bocchino, portavoce di Futuro e Libertà, ha confermato di ritenere una ”patacca” il documento che dimostrerebbe che l’appartamento di Montecarlo appartiene a Giancarlo Tulliani (“cognato” di Gianfranco Fini). Bocchino non è stato convinto nemmeno dalla conferenza stampa di Richard Francis, il ministro della Giustizia di Saint Lucia che ha confermato la veridicità della lettera.

Anzi, proprio a proposito del ministro Bocchino si è chiesto perché ”se ha le prove non le tira fuori, non le mette nero su bianco e si procede invece con situazioni ambigue”. Bocchino, dal Tg de La7 di Mentana, ha puntualizzato che quando si parla di “patacca” non si riferisce solo alla forma ma anche al contenuto, in questo caso del documento.

Sul ministro della giustizia e la conferenza stampa di oggi a Santa Lucia, Bocchino ha detto che il ”mi risulta del ministro, riferendosi ad assicurazioni che gli sono state fatte, non è le formula giusta. Certifichi”.

Santa Lucia, ha aggiunto, è un Paese più piccolo di un quartiere di Napoli o di Roma, che vive di affari off shore e sappiamo cosa vogliono dire queste cose.

Alla domanda se Valter Lavitola (il direttore de “L’Avanti”) sia un burattinaio e se ”agisce per chi pensiamo” (Berlusconi), Bocchino ha risposto: ”Conosco Lavitola da molti anni, ed è evidente che non lavora per sé”. Lavitola è stato indicato dallo stesso Bocchino come uno degli uomini che ha lavorato a questo documento per conto di Berlusconi.

Sul video del 25 settembre (in cui Fini spiegherà la “sua verità” sulla casa di Montecarlo), Bocchino ha affermato che ”Fini che non è uno sprovveduto nè un kamikaze ribadirà la sua certezza che la proprietà della casa di Montecarlo non è di Giancarlo Tulliani e spiegherà che c’è stato un attacco mediatico contro di lui solo perché si è mosso contro Berlusconi”.

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Alberto Francavilla