La vicenda della casa di An a Montecarlo continua a sfornare nuovi particolari e nuovi intrecci che rendono complicato stabilire la linearità dell’intero fatto. Come ogni giorno dalla settimana scora a questa parte il quotidiano di Berlusconi, Il giornale, rivela nuovi passaggi e nuovi sviluppi della residenza di Montecarlo. Ultimo capitolo la vicenda dei prestanome.
Basta fare un passo indietro e tornare alle carte di cui il Giornale è venuto in possesso e che si rifanno ai due atti ufficiali di compravendita che nel 2008 hanno interessato la casa che Anna Maria Colleoni regalò a Fini e ad An alla sua morte, insieme al resto del suo patrimonio. Occorre fare attenzione ai nomi, alle società offshore , alle date, alle circostanze note e meno note. Perché dietro a tutto si nasconde il vero regista di questa operazione che sembrerebbe finalizzata a nascondere i passaggi di proprietà dell’appartamento dei misteri.
Come riporta Il Giornale, l’11 luglio, nello studio monegasco del notaio Paul-Louis Aureglia, il senatore Francesco Pontone rappresentava il «venditore» An. Per l’acquirente Printemps, si legge nell’atto, c’erano invece due persone: «Il signor Bastiaan, Anthonie Izelaar, amministratore delegato della società, residente a Monaco, avenue des Guelfes, 4; e il signor James Walfenzao, amministratore della società, residente a Monaco, avenue Saint Roman, 7, nelle loro qualità di direttori della società denominata «Jaman Directors Ltd» la cui sede è al numero 10 di Manoel Street, Castries, Saint Lucia, registrata il 30 maggio 2008 nel registro societario di Saint Lucia al numero 2008-00393. La suddetta società Jaman Directors è a sua volta «direttrice» della società acquirente, Printemps Ltd».
Walfenzao, dunque, era lì a firmare per comprare l’appartamento. E lui stesso, affermando di non voler parlare degli affari dei suoi clienti, sembra confermare di essere stato un mero intermediario nella compravendita che se analizzata bene appare come un gioco di scatole cinesi.
Esaminando il secondo rogito, quello che certifica la «vendita par la società denominata Printemps Ltd». Chi c’era nello studio del notaio, Nathalie Aureglia-Caruso, figlia di Paul-Louis, per firmare il contratto? Per il venditore solo «Monsieur Izelaar, che agisce in nome e per conto della società denominata Printemps Ltd, capitale di 1000 Usd, la cui sede è», come sempre, al solito indirizzo di Saint Lucia. Lo stesso, come noto, dell’acquirente, la Timara Ltd, fondata lo stesso giorno e con lo stesso capitale sociale. E, per il rogito, rappresentata dalla «signora Susan Elizabeth Beach, residente in avenue Princesse Grace, 31 a Monaco».
Indirizzo da tenere a mente. Perché ritornerà presto. A pagina dieci del rogito, per esempio, quando il notaio scrive che «per ciò che concerne in particolare le convocazioni da effettuare dall’amministratore del condominio, come previsto dall’articolo 11 della Legge 1329 dell’8 gennaio 2007, così come per tutte le comunicazioni, l’acquirente dichiara di fare elezione di domicilio a Monaco, società Jason s.a.m., avenue Princesse Grace, 31».
Così, nel giro di tre mesi, la casa dal tesoretto che An ha ereditato dalla Colleoni finisce alla Timara Ltd creata nel paradiso fiscale di Santa Lucia, che a sua volta indica come indirizzo per le comunicazioni quello della Jason. Società anonima monegasca che sulla sua ragione sociale spiega di occuparsi di Corporate management e servizi fiduciari. Nel «team» della Jason c’è Suzi Beach, ma c’è anche Tony Izelaar. Ossia, venditore e acquirente della seconda cessione della casa dove vive Giancarlo Tulliani, lavorano insieme, nella stessa società, a Montecarlo.
Interessante anche ciò che la Jason ha da offrire ai propri clienti. Si occupa, tra l’altro, di costituire e gestire per conto di «(high net worth) individuals» (ossia persone fisiche, ma molto benestanti) strutture finanziarie dedicate anche a servizi e pianificazione immobiliare, nonché a fornire amministratori e componenti del consiglio d’amministrazione delle società create ad hoc per l’operazione da compiere. Società che non devono essere per forza monegasche, anzi. La Jason s.a.m., spiega il sito web dell’azienda, può «costituire società in varie giurisdizioni». Un servizio offerto in collaborazione con Corpag, un network di «Corporate agent». Il cui referente per Monaco è Tony Izelaar. Mentre per Miami, in Florida, e per le Antille Olandesi è James Walfenzao. Stessi nomi, stesse teste.