“SarĂ² premier nel 2013”, elettori permettendo. Finalmente Gianfranco Fini ha gettato la maschera mostrando a tutti, alleati e avversari, la sua reale ambizione. In’intervista rilasciata al domenicale tedesco Welt am Sonntag, il presidente della Camera ha detto che, se questa legislatura terminerĂ regolarmente e si andrĂ alle urne nel 2013, è pronto a rivestire il ruolo di presidente del Consiglio, “se gli italiani lo vorranno”.
Fini ha poi “espresso” il proprio rimorso per aver fondato il Pdl con Silvio Berlusconi: “è stato un errore”: ”L’anno scorso abbiamo cercato di fondare un partito comune, il Popolo della LibertĂ . Oggi, col senno di poi, considero quello un errore. Sarebbe stato meglio per noi continuare a marciare insieme separati, ma da alleati”.
Il presidente della Camera si è tolto qualche “sassolino” dalla scarpa: ”Io non ho affatto fondato un nuovo partito; piuttosto, sono stato cacciato dal Pdl, sono mancati il rispetto, l’affidabilitĂ e la considerazione di quello che era stato concordato”.Fini ha comunque ribadito che Futuro e LibertĂ sarĂ fedele agli impegni di governo, ma “come forza autonoma” dal Pdl.
Inoltre Fini ha mostrato segnali di apertura nei confronti della sinistra: ”Il nostro obiettivo è quello di creare un partito di centrodestra che si distingua chiaramente dal Pdl. Si caratterizzerĂ per un maggiore rispetto delle regole, delle istituzioni, e attuerĂ una politica che non dirĂ automaticamente ‘No’ alle istanze della sinistra, ma che su alcuni punti cercherĂ un’intesa con essa”.
