La nuova macchina di Gianfranco Fini è pronta per partire in politica e per finanziare il partito servono i soldi. Secondo quanto scrive Franco Bechis su “Libero” il presidente della Camera avrebbe l’intenzione di mettere le mani sui fondi di Alleanza nazionale.
Se così fosse, scrive ancora Bechis, Fini avrebbe da rifare i conti perché i suoi fedelissimi nel comitato di garanti che controlla la cassa di An sono in minoranza. Sono nove in tutto: tre a favore, sei contro secondo Libero.
La riunione è prevista per il 6 ottobre: Egidio Digilo, Enzo Raisi e Donato La Morte da una parte e Antonino Caruso, Piefrancesco Gamba, Maurizio Leo, Francesco Biava, Roberto Petri, Giuseppe Valentino.
Poi Bechis spiega: “Non esiste un organo giuridico che oggi abbia il potere di decidere se dividere o meno il patrimonio del vecchio partito. Potrà farlo l’Assemblea dei soci della fondazione quando questa sarà costituita. E non avverrà prima della seconda parte del 2011”.
Liquidità e conti Libero spiega che nell’ultimo bilancio di An la “torta” a disposizione a inizio 2010 era di 115 milioni di euro, di cui 67 milioni su depositi bancari e postali. “A questi – dice ancora Bechis- va aggiunto il patrimonio immobiliare, sperando sia stato gestito meglio di quanto non sia avvenuto a Montecarlo”.