La mossa di Fini: o la va o la spacca. Annunciato un video-verità su Montercarlo e Berlusconi

Per Gianfranco Fini è il momento del “O la va o la spacca”. Ci prova il presidente della Camera a passare al contrattacco. Con una sortita dall’assedio che si sta stringendo intorno a lui che promette di essere definitiva, in un senso o nell’altro. Per ora c’è la promessa, l’annuncio ufficiale con tanto di “suspence” voluta e alimentata di un video-verità che sabato 25 settembre sarà reso pubblico. Fini ha appena finito di registrarlo, sarà disponibile in rete su diversi siti compresi quelli di Generazione Italia e Il Secolo d’Italia. Dopo qualche ora la “verità” di Fini finirà anche su YouTube.

Verità che dovrà essere esaustiva e convincente, video che dovrà dire qualcosa di più di quanto lo stesso Fini disse, anzi scrisse nero su bianco nei suoi “otto punti” elaborati all’inizio del “caso Montecarlo”. Se così sarà, sarà “andata” e Fini si presenterà il 29 settembre sul seggio di presidente della Camera mentre parla Berlusconi nei panni della vittima di una diffamazione politica e personale. Se invece resteranno dubbi, allora “la spacca” e prenderà corpo la profezia-scongiuro pronunciata dallo stesso Fini: “Quello vuole che io non arrivi al 29 settembre come presidente della Camera”.

Dal video e dalla voce di Fini si dovrà capire e sapere se la casa di Montecarlo è stata svenduta sotto costo o se invece la valutazione corrispondeva a prezzi di mercato. E’ su questo infatti che indaga la Procura di Roma, qui c’è o non c’è reato. Si dovrà poi sapere e capire se Gianfranco Tulliani, il cognato affittuario dell’appartamento, è anche il vero acquirente. Se così fosse non ci sarebbe reato ma certamente enorme scandalo politico. Se invece Fini dimostrerà che così non è, allora diventerà credibile la tesi di una campagna contro Fini fondata su falsi. Infine Fini dovrà chiarire cosa davvero pensa della “regia” di quella che chiama aggressione ai suoi danni e, se vorrà, annunciare anche quali contro misure politiche intende adottare il gruppo parlamentare che a lui fa capo. Solo “sospensione” della trattativa con Berlusconi sul lodo salva premier o qualcosa di più? In questo secondo caso il video spalancherebbe la porta a crisi di governo ed elezioni anticipate sia pur causate, nella narrazione finiana, dalla manifesta “inaffidabilità” di Berlusconi.

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Emiliano Condò