Montecarlo, “la casa è di Tulliani”. Sul sito del Fatto Quotidiano le “carte segrete” inviate da Santa Lucia a Frattini

Giancarlo Tulliani

MONTECARLO – E’ datata 10 dicembre la missiva che le autorità dello Stato di Saint Lucia hanno inviato al ministro degli Esteri, Franco Frattini, sulla casa di An a Montecarlo e pubblicata sul sito web del “Fatto Quotidiano”. Alla lettera, firmata dal primo ministro Stephensson King, sono allegati i documenti della proprietà dell’appartamento monegasco.

Il plico (recapitato a Roma intorno al 20 dicembre) è stato inviato tramite un corriere espresso direttamente al ministero degli Esteri non passando, come viene sottolineato sul quotidiano, per i tradizionali canali diplomatici. La lettera è stata tradotta dal sito del quotidiano: ”Caro ministro Frattini – si legge nella traduzione – facendo seguito alla sua richiesta riguardante la questione delle indagini relative alle compagnie Printemps ltd, Timara ltd e Jaman Diretctors ltd, abbiamo accluso una copia del memorandum ufficiale rilasciato dal procuratore generale ed a me indirizzato e che è stato pubblicato su diversi giornali internazionali e che ha concluso che il sig. Gianfranco Tulliani era l’utilizzatore beneficiario di dette compagnie”.

”Il contenuto dello stesso memorandum è stato rilasciato sul presupposto di essere privata e confidenziale ed è stato rilasciato esclusivamente per uso interno e di informazione. La citata lettera non avrebbe dovuto essere resa pubblica”, spiega il primo ministro di Saint Lucia.

”Le nostre indagini e il nostro interesse dovuto ai lanci di stampa internazionale riguardavano determinate compagnie registrate sotto la giurisdizione di Santa Lucia ed era di interesse per i giornalisti italiani che ne facevano ricerche investigative – è scritto ancora – Il nostro primario interesse era di assicurare che le predette compagnie ed i predetti agenti fossero in regola con le leggi esistenti e le regole disciplinanti la materia delle compagnie off-shore a Saint Lucia. E’ stata sempre nostra intenzione che l’unico scopo delle indagini fosse di accertare che le compagnie ed i loro rispettivi agenti fossero in regola con le nostre leggi e che si proteggesse la reputazione della nostra giurisdizione in materia di società off-shore. Una volta che questa fosse stato accertato veniva meno la nostra intenzione di occuparci ulteriormente delle problematica”.

Dopo questo preambolo, le autorità dell’isola caraibica entrano nel merito: ”Le indagini e tutte le informazioni ottenute erano autentiche – è scritto – Gli attuali agenti e i fruitori beneficiari delle compagnie esistevano in conformità con le nostre leggi ed i regolamenti; di conseguenza il Governo di Saint Lucia ha ufficialmente chiuso le indagini riguardanti le società Printemps ltd, Timara Ltd, e Jaman Directors ltd. Quindi non c’è più alcun ulteriore interesse da parte della nostra giurisdizione su tale materia”.

”Noi vi ringraziamo per la vostra collaborazione in tale materia – conclude il primo ministro – e non esitate a contattarci se possiamo ulteriormente fornirvi assistenza”.

Frattini ha replicato convinto di aver agito correttamente: ”Il mio scopo non era e non doveva essere dare indicazioni su illeciti, su irregolarità, ma semplicemente indicare con chiarezza al Parlamento, che me lo aveva chiesto, se un certo documento del ministero della giustizia di St.Lucia, nel quale si diceva che il Signor Tulliani era proprietario di un’appartamento, fosse stato o meno manipolato”. Dunque, ha continuato il ministro, “ho ricevuto una risposta che quel documento è autentico” e ”mi sono limitato a dire questo senza entrare nei particolari, trasferendolo alla procura di Roma per valutare se ci sono in quella documentazione elementi di loro interesse”.

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Alberto Francavilla