ROMA – Chi si prenderà l’eredità di Fare futuro? Il giornale online ha chiuso i battenti poco più di un mese fa e falchi e colombe dentro Futuro e libertà sembra si stiano contendendo ciò che resta di quella avventura che ha lanciato frecciate per mesi nel duello tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi.
Da un lato c’è il sito ilfuturista.it, diretto da Filippo Rossi, ex testa di Fare Futuro, che secondo alcuni punta ad approdare in edicola come settimanale. Dall’altro c’è Fare Italia Mag, legato alla corrente più vicina ad Adolfo Urso.
Sembra che sia nata proprio in questo ambiente l’insofferenza per la linea editoriale di Fare Futuro che per tutta l’estate 2010 non si è perso nemmeno una possibilità di replica alle accuse contro Fini e la casa di Montecarlo.
Poi c’è stato l’annuncio, il primo marzo scorso: «Cari amici del web, da oggi Farefuturo Web Magazine cessa le sue pubblicazioni. La società editrice ha dovuto prendere atto della assoluta impossibilità a continuare l’attività giornalistica per l’insufficienza delle risorse a sua disposizione».
E ancora: «Gli introiti pubblicitari si sono progressivamente ridotti, rendendo oltremodo problematica la copertura dei costi redazionali e di gestione del sito. Da qui la decisione, difficile e dolorosa, di sospendere l’attività».
Domenico Naso, direttore di Fare Italia Mag, dopo che Fabio Granata aveva detto a Urso che poteva anche andarsene, ha scritto il 13 aprile scorso: «È evidente che si sta giocando allo sfascio all’interno del partito, con la diffusione di notizie del tutto false, che sarebbero state fatte circolare sulle agenzie di stampa da fonti anonime della maggioranza interna di Fli. Crediamo sia un’altra opera di disinformazione fatta da chi non vuol bene a Futuro e Libertà e che va rispedita al mittente».