Follini: “Voterò sì alla riforma del lavoro. Ma il partito non dia ordini”

ROMA – L' augurio e' che fra governo e parti sociali ''venga raggiunto un largo accordo che comprenda ogni ragione e sensibilita'. Ma se cio' non dovesse avvenire il mio voto per la riforma ci sara'. Bersani o non Bersani''. Lo annuncia al Corriere della Sera l'esponente del Pd, Marco Follini, che su un eventuale indicazione di voto da parte del suo partito commenta: ''In generale, eviterei di dare ordini che non verrebbero eseguiti. Ed eviterei di ubbidire in modo zelante''.

''Non mi convince un partito appiattito sulla linea sindacale'', aggiunge Follini che sulla riforma osserva: ''Deve andare a vantaggio di chi non lavora e su questo non vanno alzate bandiere ideologiche, ne' di Marcegaglia, ne' di Cgil''.

Sul responsabile Economia del Pd, Fassina, Follini afferma: ''Tifare per il governo e partecipare a una manifestazione contro il governo viola il principio aristotelico di non contraddizione. Tra Fassina e Aristotele, mi fido piu' di Aristotele''.

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Daniela Lauria