Anche al debutto dell’Oro del Reno sale sul palco della Scala la protesta contro il decreto di riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche. Come è già successo per la prova generale che i dipendenti e gli artisti hanno voluto aperta al pubblico gratuitamente, prima dell’inizio dello spettacolo i lavoratori sono saliti sul palco portando uno striscione con scritto ‘Noi diciamo no al decreto Bondi’ e hanno letto un messaggio per spiegare il loro no al provvedimento che alla Scala e agli altri teatri “rischia di far perdere la funzione primaria di fare cultura”.
“È un decreto – hanno spiegato fra gli applausi – che ci fa solo del male”. La protesta, che ha fatto saltare giovedì scorso la prima dell’Oro del Reno, continuerà nelle prossime ore e nei prossimi giorni. A mezzanotte partirà un pullman diretto a Roma per la manifestazione nazionale contro la riforma in programma domani.
