MILANO – Non è una “normale” inchiesta giudiziaria. E’ persino qualcosa di più di un “normale” attacco politico. Per il governatore della Lombardia Roberto Formigoni l’inchiesta sulla sanità lombarda che lo ha sfiorato è “l’esempio di liquidazione dei centri di resistenza all’omologazione, come regolamento dei conti con una realtà da normalizzare per rendere governabile ‘dall’alto’ l’Italia”.
Formigoni lo mette nero su bianco nel suo e-book “Il buon governo” in uscita in questi giorni. L’attacco è frontale visto che Formigoni individua un “carattere ‘militare’ delle operazioni contro la giunta lombarda”. L’obiettivo finale di chi lo vuole colpire secondo il Governatore è il “commissariamento della democrazia italiana”. Chi guida questo attacco? Secondo Formigoni il mandante è chiaro: “C’è un asse a sinistra che per conquistare il Quirinale punta a incidenti immediati per andare a votare”.
Quanto al contenuto politico del suo e-book il Governatore sposa la causa del presidenzialismo. L’Italia, è la sua posizione, è “matura. ne ha assolutamente bisogno. Se lo vogliono, le forze politiche possono modificare la Costituzione in questo senso entro la scadenza delle legislatura”.
Sulla magistratura, invece, dopo aver espresso il “rispetto” d’ordinanza Formigoni affonda: “La sensazione è che vi sia una giustizia che procede per campagne, non persegua cioè il reato quando se ne ha la immediata percezione ma solo quando è utile politicamente farlo”.
