ROMA – Dal 2008 al 2011 Forza Italia, pur essendo un partito ormai morto, ha ricevuto 97 milioni di rimborsi elettorali, i Ds oltre 32 milioni, l’Ulivo 52 milioni… Nel conto degli sprechi tutti italiani ci sono da conteggiare i soldi, tanti soldi, che ogni anno vengono versati dalle casse pubbliche a partiti ormai morti e defunti come rimborsi elettorali. Nel 2008 lo Stato sborsò, ad esempio, oltre 110 milioni di euro di rimborsi elettorali per partiti come La Margherita (tornata sotto la luce dei riflettori per il caso Lusi e sciolta nel 2007), An (ora sotto la lente per 26 milioni scomparsi nel nulla dal tesoretto) Forza Italia, Ds e anche coalizioni come l’Ulivo, l’Unione e la Sinistra Arcobaleno.
Come mai può accadere tutto ciò? Perché questi partiti, anche se ormai sciolti, “godono”dei benefici della vecchia legge sui rimborsi elettorali,che continuava a finanziare le formazioni politiche per cinque anni dopo le elezioni, anche se la legislatura ne durava due e nonostante l’elezione.
Alleanza Nazionale ha ricevuto dal 2008 al 2011 77 milioni 912 mila euro: il partito che fu di Gianfranco Fini si sciolse nel 2009 per confluire nel Pdl ma già alle elezioni del 2008 si candidò con Forza Italia nella lista unica Il Popolo delle Libertà. Eppure le carte del rendiconto annuale dei partiti dicono che An ha ricevuto rimborsi fino al 2011 per le elezioni politiche del 2006, delle europee del 2004, delle regionali del 2005. Così, il partito ha ricevuto 22 milioni 251.447 euro nel 2008, 15 milioni 827.454 euro nel 2009. E ancora 12 milioni 765.159 nel 2010 (ultima rata delle politiche e rimborso per le elezioni in Molise), e 27.069 euro nel 2011 (solo per il Molise). Nell’ultimo bilancio presente alla Camera, quello del 2010, il patrimonio netto di An supera gli 83 milioni di euro, mentre l’avanzo è di 6.683.294 euro.
Forza Italia in tre anni riceve 97 milioni e 507 mila euro: Nel 2008, il partito che fu di Silvio Berlusconi è quello che incassa più di tutti in termini di finanziamento pubblico: 42 milioni di euro grazie alle politiche e alle regionali del 2006 e del 2005. Eppure proprio in quell’anno la formazione politica del Cavaliere sta per morire: già nel novembre del 2007, con la “svolta del predellino” Berlusconi ne aveva annunciato lo scioglimento. Negli anni successivi i rimborsi si fanno solo lievemente più “ristretti”: riceve ancora 30 milioni e 267.789 euro nel 2009, 25 milioni e 24mila nel 2010, 59.358 euro nel 2011 (per le elezioni in Molise).
I Ds dal 2008 al 2011 incassano oltre 32 milioni di euro: I democratici di sinistra non esistono più dal 14 ottobre 2007, giorno di nascita del Partito democratico. Non partecipano più ad alcuna elezione ma continuano a ricevere i rimborsi delle politiche 2006 (solo per il Senato, alla Camera correvano nell’Ulivo), e delle regionali del 2005. Prendono quindi 11milioni e 729.880 euro nel 2008. Poco meno, 11milioni 104.087 euro, nel 2009. 9 milioni 446.375 euro nel 2010, quando non ci sono più i rimborsi delle regionali del 2005, ma c’è l’ultima rata del Senato e ci sono ancora le consultazioni di Molise e Sicilia. Infine, nel 2011, l’ultimo rimborso per il Molise: 32.605 euro.
La Margherita ha incassato circa 23 milioni di rimborsi in tre anni: anche il partito di Francesco Rutelli è da considerarsi sciolto nel 2007 al momento della nascita del Pd ma nonostante ciò nel 2008 riceve oltre 8 milioni di euro di rimborsi per le politiche del 2006 in Senato e per le regionali del 2005. Nel 2009 incassa 7 milioni e 443mila euro. Nel 2010 6 milioni e 82.190 euro. Infine, per la consultazione in Molise, 37.163 euro nel 2011.
L’Ulivo ha ricevuto 52 milioni di rimborsi dal 2008 al 2010, l’Unione ne ha ricevuti 2 milioni: Uniti nell’Ulivo era una coalizione tra Ds e Margherita nata per le elezioni del 2006 e defunta col governo Prodi nel 2008. Eppure, nonostante non sia mai stato un partito, ha continuato a ricevere fondi fino al 2010: soldi poi redistribuiti tra Ds e Margherita, che per quelle elezioni sono stati rimborsati anche singolarmente. L’Ulivo ha ricevuto rimborsi per oltre 23 milioni di euro nel 2008, per le politiche del 2006 e per le europee del 2004 e le regionali del 2005. 14 milioni e 24.591 euro nel 2009. Oltre 15 milioni nel 2010. A ricevere soldi è stata anche l’Unione, la coalizione del centrosinistra: un milione e mezzo di euro nel 2008, 641.707 nel 2009, 695.449 nel 2010.
La Sinistra arcobaleno ha incassato oltre 7 milioni di euro fino al 2011: Altra coalizione “fantasma” a cui lo Stato ha continuato a dare soldi fino al 2011 è la Sinistra- l’Arcobaleno che teneva insieme Rifondazione comunista, il partito dei Comunisti italiani, la Federazione dei verdi e Sinistra democratica in vista delle elezioni 2008. Una coalizione durata il tempo di una campagna elettorale e che non riuscì nemmeno a entrare in Parlamento, bloccata dalla soglia del 3% imposta dalla legge elettorale Calderoli (il “porcellum”). Nonostante ciò riceve finanziamenti pubblici dal 2008 al 2011 (sempre da distribuire tra i tre partiti che ne facevano parte): 1 milione 914.428 euro nel 2008, 1 milione 668.569 euro nel 2009, 1 milione 794.742 euro nel 2010 e ancora 1.730.152 euro nel 2011.