Quirinale, aspettando Mattarella presidente esplode il Patto del Nazareno

Forza Italia implode. Berlusconi boccia il Nazareno. Fitto: “Ora azzeri tutto”

ROMA – Aspettando che Sergio Matterella sabato venga eletto presidente della Repubblica, esplode il Patto del Nazareno. Berlusconi fa infatti saltare il patto, ovvero la stagione della collaborazione con Matteo Renzi, dopo che il premier ha proposto Sergio Mattarella al Quirinale. Ma adesso Forza Italia è vicina all’implosione

E’ un Berlusconi combattivo quello che esce dall’assemblea con i grandi elettori Forza Italia, ossia quei 143 tra deputati, senatori e rappresentati delle Regioni che votano il presidente della Repubblica.

I forzisti non voteranno il candidato scelto da Renzi né nelle prime tre votazioni, come già annunciato, e nemmeno in quelle successive. L’accordo non c’è: “Abbiamo evitato i segretari del Pd ma non un nome condiviso”, ha detto Berlusconi. E quello che dice dopo ha il sapore della sfida a Renzi: “Vediamo se hanno i voti per eleggerlo da soli, noi votiamo scheda bianca”. “L’accordo con Renzi -specifica – si è fermato a metà strada voteremo scheda bianca alla quarta votazione”.

Renzi, con Mattarella, ha ricompattato il Pd, che in assemblea ha votato compatto per il candidato del premier. Ma ha perso per strada l’alleato Berlusconi che, a sua volta, ha stretto i rapporti con l’ex nemico Alfano. “Ncd e Udc da ora saranno molto critici con il governo. Non lo faranno cadere subito ma saranno molto critici”, ha detto ancora Berlusconi.

Insomma, chiusa la riforma elettorale, eletto il presidente della Repubblica, Renzi dovrà scegliersi altre alleanze: come prevedibile, il panorama politico che uscirà dal voto sul Quirinale sarà molto mutato.

Raffaele Fitto, a capo della corrente contraria al Nazareno, ora chiede: “Azzeramento totale nel partito e nei gruppi parlamentari dopo il totale fallimento politico del Nazareno. E’ impensabile che i cultori del Nazareno pretendano ora di travestirsi da oppositori di Renzi”.

La presa di distanza la marca con una nota pubblica:  “Se vogliamo fare una commedia, possiamo dire che va tutto bene in Forza Italia. Se invece vogliamo fare una cosa seria, occorre l’azzeramento totale nel partito e nei gruppi parlamentari”, sottolinea Fitto. “E’ semplicemente impensabile, oltre che offensivo dell’intelligenza dei nostri elettori, che, dopo un fallimento politico totale, i cultori e i sostenitori del Nazareno, ora, in un attimo, come se nulla fosse, pretendano di travestirsi da oppositori di Renzi. Da tempo, con tanti amici, sostengo una linea politica che è stata criminalizzata e ostracizzata. Ci hanno perfino chiamato traditori. Ancora all’inizio di questa settimana, avevo caldamente invitato Berlusconi a dire no alla legge elettorale, o almeno a rinviare il voto al Senato a dopo l’elezione del Capo dello Stato. Per tutta risposta, c’era chi festeggiava l’ormai prossima “sostituzione” dei dissidenti Pd con i voti di Forza Italia. Che facciamo ora? Facciamo finta che tutto vada bene?”.

I forzisti non voteranno il candidato scelto da Renzi né nelle prime tre votazioni, come già annunciato, e nemmeno in quelle successive. L’accordo non c’è: “Abbiamo evitato i segretari del Pd ma non un nome condiviso”, ha detto Berlusconi. E quello che dice dopo ha il sapore della sfida a Renzi: “Vediamo se hanno i voti per eleggerlo da soli, noi votiamo scheda bianca”. “L’accordo con Renzi -specifica – si è fermato a metà strada voteremo scheda bianca alla quarta votazione”.

Il voto unanime su Mattarella durante l'assemblea dei grandi elettori del Pd, Roma, 29 gennaio 2015. ANSA/TWITTER
Il voto unanime su Mattarella durante l'assemblea dei grandi elettori del Pd, Roma, 29 gennaio 2015. ANSA/TWITTER
Il voto unanime su Mattarella durante l'assemblea dei grandi elettori del Pd, Roma, 29 gennaio 2015. ANSA/TWITTER
Hanno partecipato alla votazione per le Quirinarie M5s oltre 51 mila iscritti al blog certificati (51.677). Ferdinando Imposimato ha ottenuto 16.653 voti; Romano Prodi, 10.288; Nino Di Matteo, 6.693; Pierluigi Bersani, 5.787; Gustavo Zagrebelsky, 5.547; Raffaele Cantone, 3.341 ;Elio Lannutti, 1.528; Salvatore Settis, 1.517 e Paolo Maddalena, 323. more
Ansa
Il ministro Maria Elena Boschi durante la prima votazione (Ansa)
Daniela Santanchè (Ansa)
Denis Verdini (Ansa)
Il ministro Maria Elena Boschi durante la prima votazione (Ansa)
Corradino Mineo (Ansa)
Antonio Razzi (Ansa)
Roberto Maroni (Ansa)
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi (Ansa)
Maurizio Gasparri di Forza Italia parla con Nicola Latorre (Ansa)
Il tweet della dissidente M5S Alessandra Bencini
Il tweet della M5S Barbara Lezzi
Published by
Alessandro Avico