Francesca Pascale candidata a governatore Campania? “Sì, no, troppo poco…”

Francesca Pascale ai tempi di Telecafone (foto da video)

NAPOLI – Francesca Pascale candidata per la presidenza della Regione Campania? Per ora sono solo voci, ma alcuni “big” del centrodestra campano non lo escludono completamente. Secondo alcuni di loro è più plausibile che si candidi come consigliera (visto che il candidato governatore dovrebbe essere ancora Stefano Caldoro). Anche se essendo la fidanzata del “capo” questo ruolo potrebbe starle stretto.

Angelo Agrippa sul Corriere del Mezzogiorno cita alcuni esponenti politici regionali:

il senatore cosentiniano Enzo D’Anna, vicepresidente del Gal, non si trattiene dalla voglia di dire la sua. «Anzi — precisa lui — non è una mia congettura. Bensì una indiscrezione che, in queste ore, circola diffusamente nel centrodestra campano». Quale indiscrezione? «È Francesca Pascale ad aspirare alla poltrona di presidente della Regione al posto di Caldoro e Luigi Cesaro potrebbe essere il suo principale sponsor»

Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli, non è molto convinto di questa ipotesi:

Il deputato e dominus di Forza Italia, Luigi Cesaro, non ne sa nulla: «Io sostenitore di Francesca al vertice della Regione? Fin quando c’è Stefano Caldoro non credo sia possibile. Lo ha detto anche lei che l’amministrazione regionale sta lavorando bene e che pertanto Stefano merita tutta la fiducia. Tuttavia». Tuttavia? «No, avevo anche io qualche sospetto: che a Francesca potesse interessare una candidatura al consiglio regionale. E a dire il vero ho tentato di indagare. Ma mi ha negato ogni interesse in questa direzione»

Agrippa cita anche Pina Castiello, amica della Carfagna e deputata di Forza Italia:

«Per Francesca Pascale — spiega con qualche eccesso di premura — sarebbe una deminutio puntare al vertice della Regione Campania. Probabilmente vuole fare altro: è la compagna del leader, lei lavora all’unità del partito. Insomma, è una donna intelligente e sa che in questo momento di difficoltà è necessario unirsi intorno al presidente Berlusconi».

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Alberto Francavilla