Dario Franceschini, segretario probabilmente ancora per poco del Pd, ha annunciato via Twitter di avere indossato un paio di calzini turchesi, in segno di solidarietà con il giudice Raimondo Mesiano, che li portava mentre veniva ripreso dalle telecanere del Tg5 per un contestato servizio dedicato a una giornata tipo del magistrato. Mesiano è il giudice del Tribunale di Milano che ha condannato la Fininvest di Silvio Beerlusconi a pagare 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti per irregolarità nella disputa tra Berlusconi e De Benedetti a causa delle quali De Benedetti perse il controllo della Mondadori.
Nel suo messaggio su Twitter, raccolto e rilanciato da Repubblica.tv, Franceschini dice: “Sono a Chieti con un paio di calze azzurro turchese. Mettetevele tutti. Come il giudice Mesiano, colpevole solo di fare il giudice”.
Molti si sono subito chiesti di che colore li porti il favorito dalle primarie alla segreteria del partito, Piwerluigi Bersani e si sonoi anche detti ce forse rossi sarebbe più dignitoso anche se si tratterebbe di un regalo magnifico per la propaganda di Berlusconi.
La goliardica idea è però piaciuta molto a Franceschini, che l’ha cavalcata per tutto il giorno. “No, oggi nessuna domanda…Riprendete i calzini…”. così ha risposto ad un troupe del Tg5 che, avendolo incrociato prima di una manifestazione pubblica, gli aveva chiesto di rispondere a qualche domanda davanti alla telecamera.
Franceschini era a Chieti per un incontro con la base del partito. Non ha lanciato in quella sede la demenziale idea dei calzini, ma ha espresso solidarietà al giudice Mesiano.
Riferendosi allo stato di agitazione dell’Associazione nazionale magistrati, Franceschini afferma:” Lo sciopero? I magistrati sono costantemente intimiditi, per questo dobbiamo dire no a riforme ‘vendetta’ della giustizia”.
Nella stessa mattinata di domenica era stata diffusa dalle agenzie una anticipazione di una intervista dello stesso Franceschini al settimanale Gente, in cui Franceschini ha detto: “L’avversario che stimo di più, in questo momento, è Gianfranco Fini. Sta dimostrando che in Italia potrebbe esserci una destra moderna. Non sopporto invece Renato Brunetta quando insulta chiunque gli capiti a tiro, per esempio dando a tutti i dipendenti pubblici dei fannulloni”.
Sul mestiere di politico, il leader dell’opposizione racconta: “Conduco una vita normale: faccio la spesa e vivo nella realtà quotidiana. E’ importante non chiudersi nei palazzi altrimenti si perde il contatto con la gente”. E sul rapporto con la famiglia Franceschini racconta: “Sono loro a fare i sacrifici più grandi, com’é inevitabile anche se ingiusto quando si vive accanto a un politico. Io cerco di ritagliare più tempo possibile per stare con le mie figlie ma spesso è troppo poco e mi senti in colpa”. Nel tempo libero il segretario del Pd stacca il cellulare e vede gli amici di sempre:”con loro mi rilasso e parlo d’altro”, dice. “Ma oltre alla politica ho un’altra passione: viaggiare. L’ultima vacanza l’ho fatta in Provenza, con la famiglia”.