ROMA, 10 OTT – Alla fine di questa legislatura, per il governo del Paese ''serve una coalizione piu' larga possibile, fatta da coloro che stanno all'opposizione oggi, al di la' della storia che hanno alle spalle e dei progetti che hanno per il futuro. Perche' se il lavoro da fare e' ricostruire un tessuto di regole al servizio di tutti, lo deve fare un arco largo di forze''. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, nel suo intervento alla assemblea dei Modem.
''Il tema su cui approfondire una discussione e' come andremo alle elezioni, siano esse nel 2012 o nel 2013. Questo e' un problema da affrontare da subito e prima del discorso della leadership'', sottolinea Franceschini. ''Quando sara' finito il berlusconismo e caduto Berlusconi – spiega – si vedranno le montagne di macerie''. Percio' ''c'e' bisogno di ricostruire un tessuto di valori condiviso e rispettato, che dura nel tempo''. E ''questo lavoro ciclopico'' non lo puo' fare ''una coalizione come quella nostra nel formato ristretto, con Di Pietro e Vendola, che magari prende il 40% e ha i numeri per governare, ma poi?''. Dunque la proposta di Franceschini e' ''portare il proprio campo, che e' la foto di Vasto, a un incontro col centro, che oggi e' all'opposizione con noi''. Il Pd, afferma, resta ''bipolarista'', al contrario del Terzo polo, ma per la ''ricostruzione'' con i terzopolisti va cercata un'alleanza.
A questo scopo, conclude il capogruppo, il Pd deve ''far prevalere al suo interno le ragioni dell'unita' e non della distinzione''. ''Serve una stagione in cui non dividerci tra di noi, perche' questa e' la ferita piu' grande aperta sulla pelle dei nostri elettori. Ognuno di noi deve mettere in campo umilta' e generosita', per fare un servizio al partito e al Paese''.