ROMA – Il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, intervistato da Repubblica, torna a chiedere le dimissioni del premier.
''Vada via, lasci Palazzo Chigi. L'anomalia è proprio lui, è lui che blocca il sistema italiano. Senza Silvio Berlusconi in campo, tutto diventerebbe politicamente possibile''.
In caso di dimissioni, ''la strada maestra per noi resta il voto: alle urne, con una nuova legge elettorale'', spiega Franceschini, ''Ma se non fosse possibile, una volta uscito di scena Berlusconi anche altre opzioni potrebbero maturare: un governo di transizione col compito principale di cambiare la legge elettorale, ma anche l'ipotesi di un nuovo governo di centrodestra, guidato da una diversa personalità di questo schieramento, e con cui il centrosinistra potrebbe provare a riprendere il confronto''.
In sintesi ''ogni cosa è meglio di Berlusconi''. Per Franceschini, il premier ha aperto al dialogo con le opposizioni ''perché pensa di non poter andar via, e lancia l'sos. E' prigioniero di tutti i suoi incubi, a cominciare da quello giudiziario. Quando Berlusconi ha il vento in poppa usa arroganza e prepotenza, quando è in difficoltà tira fuori lo specchietto delle allodole del dialogo''.
Nell'intervista, Franceschini ammette di essere ''rimasto senza parole di fronte all'intervento pronunciato in aula da Di Pietro nel dibattito sulla verifica e dal suo attacco al Pd anziché al governo''. ''Il compito che abbiamo di fronte e' prima di tutto chiudere con la stagione del berlusconismo, e poi ricostruire sulle macerie che purtroppo ci lascera' in eredita''', sottolinea. ''Nessun espediente tattico, di riposizionamento, e nessun trabocchetto devono distrarci da questo obiettivo''.
