L’ex ministro dell’Interno francese Charles Pasqua, condannato il 30 aprile scorso a un anno di prigione con la condizionale dalla Corte di giustizia della Repubblica (Crj) per corruzione passiva e tangenti, ricorrerà alla corte di Cassazione. E’ quanto riferisce lo stesso Pasqua, in un comunicato in cui chiede di riesaminare il verdetto in quanto dice di ritenersi “ingiustamente accusato”.
Stessa richiesta è stata avanzata dalla procura, che insieme a Pasqua chiede alla Cassazione di esaminare la regolarità della sentenza della Crj. La Corte di giustizia della Repubblica è l’organismo competente in Francia per istruire e giudicare casi in cui sono coinvolti membri del governo.
Pasqua, gollista storico, è stato uno dei politici più potenti della destra francese negli anni ’80 e ’90. I tre casi per cui era accusato (in due di essi l’ex-ministro è stato prosciolto) risalgono all’epoca in cui Pasqua – oggi senatore – era al ministero dell’ Interno nel governo presieduto da Edouar Balladur, dal 1993 al 1995. Lo stesso incarico aveva ricoperto dal 1986 al 1988 nell’esecutivo guidato da Jacques Chirac.