ROMA – Al povero sottosegretario dell’Agricoltura Franco Braga ne hanno combinata un’altra. Fino a ieri, cliccando il suo nome sul sito del governo, si apriva una pagina con il curriculum vitae di Giulio Terzi di Santagata, titolare del ministero degli Esteri. Sul suo nome sembra addensarsi una nuvoletta fantozziana. Già la nomina dell’ingegnere civile aveva avuto i contorni del giallo: un caso di spiacevole omonimia che ha fatto il giro del mondo. Franco era stato confuso con Francesco Braga, agronomo che insegna in Canada.
I solerti funzionari del ministero, nelle concitate ore della formazione del nuovo governo si erano confusi. Al punto di svegliare dal letto il Franco sbagliato illudendolo con la fresca designazione a sottosegretario. Il che, anche agli occhi dei funzionari, sarebbe stato del tutto giustificato: che c’entra infatti, un esperto di terremoti, qual è Franco Braga, con l’Agricoltura? Un agronomo sarebbe stato più pertinente. Peccato che le cose non stavano così. Il “vero” Franco Braga ha dovuto giurare in ritardo e, giustamente, se l’era anche presa. Senza contare che il suo sponsor, Altero Matteoli, lo aveva proposto per il ministero delle Infrastrutture.
Per pochissimo non ha ceduto alla tentazione di rinunciare al prestigioso incarico. Ora l’ennesima sciatteria. Finirà che il sottosegretario si arrabbierà sul serio, finché faranno di tutto per considerarlo trasparente o il candidato ideale a una puntata di “Scherzi a parte”.