”Il nuovo strillo intollerante di Beppe Grillo contro i giornalisti assume la fattezza di chi vuole per il suo movimento politico una informazione fatta di ‘veline’ stile Minculpop – aggiunge Siddi – Non vuole testimoni di verità, come sono i giornalisti che osservano i fatti e i protagonisti della vita pubblica per darne conto ai cittadini. Pare anche, Grillo, immaginare per il Parlamento, ma forse gli basterebbe solo per il suo gruppo politico del quale soffre evidentemente anche la discussione interna se pubblica una sorta di recinto riservato al riparo dalle contaminazioni del mondo”.
”Ma il convento di clausura è un’altra cosa, molto seria e non si può neanche scherzare su una cosa cosi seria – prosegue Siddi – Allora, Grillo, si rassegni: nel suo complesso la stampa libera continuerà a fare il suo dovere testimoniando verità. Quanto alle regole per gli spazi del Parlamento si affidi all’ordinamento e alle regole che ne presiedono il funzionamento. Non è sua materia, nè vi ha alcun titolo, non avendo neanche concorso per farne parte. Se invece Beppe Grillo vuole contribuire a riflessioni importanti per migliorare la qualità dell’informazione, troverà anche da noi porte aperte e non conventi chiusi”.