
UDINE – In Friuli-Venezia Giulia 180 mila euro lordi per un posto di direttore generale, sono troppo pochi. Se lo domanda il Gazzettino visto che dopo 35 giorni, la poltrona in Regione risulta ancora vacante. Il quotidiano del Nord Est racconta come nella riorganizzazione ideata dalla Giunta Serracchiani, sia rispuntato il ruolo più alto previsto per la macchina-Regione, posto che fu di Andrea Viero, voluto dall’ex governatore Riccardo Illy, e poi cancellato dal successore Renzo Tondo. Salvo poi ammettere, in seguito, che l’eliminazione del vertice amministrativo fu un errore, che anche lui avrebbe corretto.
Ora la neo presidente Pd Debora Serracchiani ha pensato appunto di reintrodurlo. Ma i candidati alla porta scarseggiano. E secondo il Gazzettino, sarebbe proprio lo scarso appeal del compenso a non attirare manager pubblici o privati in grado di ricoprire la carica. Troppo pochi quei 180 mila euro lordi, che netti fanno poco più di 100 mila euro l’anno.
I riferimenti sono due. Viero percepiva 233 mila euro lordi all’anno, compenso che non sarà bissato. La paga di un direttore centrale della Regione, professionalità collocata al di sotto del direttore generale, è in genere di circa 130 mila euro. La media è esatta, eppure la cifra non è sufficiente a trovare la persona pronta ad insediarsi.
Intanto, sul sito del Friuli si legge che la posizione è attualmente occupata da Daniele Bertuzzi, segretario generale della Regione. Ma si tratterebbe di un incarico ad interim: 90 giorni per decreto presidenziale. E senza alcuna possibilità di proroga.
