Fusi e l’aiuto dall’asse “Verdini-Santanché”: lo sponsor con le banche e le ville per Abramovich

Daniela Santanché

FIRENZE – Riccardo Fusi si sarebbe servito dei rapporti tra Denis Verdin e Daniela Santanché per ottenere dei prestiti per salvare le proprie imprese dal fallimento. Lo scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera sulla base delle indiscrezioni uscite dalla Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui Grandi Eventi e basate sulle intercettazioni del Ros. Secondo la Sarzanini, si tratta del “filone di inchiesta” dedicato ai rapporti tra Fusi e le banche. Nell’inchiesta , dove, insieme con alcuni professionisti, è indagato anche Verdini, uno dei coordinatori del Pdl.

Dalle carte in mano ai pm  risulterebbe che Daniela Santanchè nel biennio 2008-2010 avrebbe aiutato Riccardo Fusi, proprietario della società Btp, amico di Denis Verdini e vincitore di appalti per i Grandi eventi e per la ricostruzione del dopo terremoto, per ottenere la concessione di finanziamenti per salvare le proprie imprese dal fallimento.

Scrivono i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) nell’informativa consegnata ai magistrati di Firenze: “Nel corso dell’attività di intercettazione, sono state rilevate alcune conversazioni riferite al fatto che Riccardo Fusi, nella sua attività finalizzata alla ristrutturazione del debito bancario gravante sul suo gruppo imprenditoriale, ha ottenuto nel 2009 dei contatti con alcuni qualificati dirigenti bancari, avvalendosi di un rapporto di amicizia con l’onorevole Daniela Santanchè conosciuta, come riferito dallo stesso Fusi, tramite l’onorevole Denis Verdini”.

I primi contatti tra Fusi e la Santanchè, scrive il Corriere della Sera risalgono all’agosto del 2008. Il Ros intercetta una telefonata in cui Fusi, specificando di essere “l’amico di Denis”, propone a Daniela Santanchè la vendita di due prestigiose ville a Forte dei Marmi (Lucca), Villa Franceschi e Villa dei Fiori. Dalle indagini emerge che la Santanchè, agendo nel suo ruolo di imprenditrice titolare di una società di comunicazione, di cui sono intercettati i telefoni, si attivi per per Fusi tanto da proporre le ville del Forte dei Marmi al magnate russo Roman Abramovich, patron della squadra inglese di calcio del Chelsea.

Nelle intercettazioni, riportate dal Corriere, si legge che Fusi avrebbe detto al telefono alla Santanchè: “Volevo parlarti conoscerti insomma per dirti alcune cose insomma”. E ancora: “Possiamo parlare di tante cose… poi ti volevo spiegare il gruppo che rappresento… mi ha detto Denis di parlarne con te ti volevo parlare insomma” .

Il giorno successivo, si legge sempre sul Corriere della Sera, Fusi dice alla sua segretaria Monica Manescalchi: “… domani pomeriggio ho fissato che vado in barca con la Santanchè. .. qui c’è come si chiama… Abramovich il russo” . Maniscalchi: “Ah quello super ricco padrone della squadra di calcio?” . Fusi: “Sì che vuole comprare una mega villa a Forte dei Marmi ho fatto le foto… gliele porto tutte e due ho fatto le foto ho fatto tutto… e poi tramite Denis sono riusci… mi sono fatto venire questa idea ho chiamato lei… siccome lei è amica di Briatore e Briatore conosce bene Abramovich e quindi…”.

Ma cosa voleva la Satanchè in cambio di questi “favori”? Secondo quanto emerge dalle intercettazioni, come scrive il Corriere della Sera, la Santanchè aveva bisogno di “un aiuto all’interno del partito”. Lo si evince da una conversazione, datata 12 agosto, tra Fusi e Mario Nencini: “Ho bisogno di una mano al partito perché mi vogliono far fuori’… Subito ha… ha rilanciato subito” .

I contatti proseguono in maniera costante, scrive il Corsera, e il 22 ottobre 2008 Santanchè chiama Fusi. Annotano i carabinieri del Ros: “Lo informa che ha completato il lavoro che ha pensato sia opportuno fare per il suo gruppo, facendo riferimento, con tutta probabilità, ad una campagna pubblicitaria e dice: ‘Chiamami su perché io ho fatto tutto un lavoro sul tuo gruppo e tutto e ti ho mandato tutto quanto quello che pensavo che fosse giusto fare'”.

Si arriva il 12 gennaio 2009, scrivono i carabinieri nell’informativa che la Santanchè annuncia a Fusi un incontro col il direttore generale di Intesa San Paolo, ottenuto attraverso Gaetano Miccichè. Annotano i carabinieri: “Le indicazioni percepite da Fusi hanno trovato attuazione circa un anno e mezzo dopo come sintetizzato in articoli di stampa allegati risalenti al 7 settembre 2010, in cui si parla di trattative in corso finalizzate alla fusione fra la Ata Hotels del gruppo Ligresti e Una Hotels del gruppo Fusi”.

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