ROMA – “Se passa il Piano casa mi dimetto”. Il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan contesta il Piano casa attivo dal 26 ottobre e voluto dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini. “Non sarò il ministro che permetterà abusi sul paesaggio senza controlli e che di fatto blocca la necessaria tutela del ministero su questo tema così delicato per il futuro del nostro Paese. Non permetterò che il Codice dei Beni culturali e del paesaggio venga smembrato da leggi regionali incostituzionali”, ha detto il ministro in un articolo del Corriere della Sera. Il Piano casa prevede infatti 60 porti su 362 chilometri di costa, piste da sci e interventi in aree vincolate, oltre a deroghe ai vincoli dell’Agro romano per l’edificazione di stadi, palazzi, alberghi e strutture turistiche.
Galan ha spiegato: “Io sono a favore dei piani casa, anzi li sostengo con forza, basta vedere ciò che ho fatto in Veneto. Ma la legge del Lazio usa il suo per inserire norme che nulla hanno a che vedere con la casa. La legge, nelle parti al di fuori del vero e proprio piano casa, va impugnata entro il 26 ottobre”. Il ministro è preoccupato in modo particolare per la definizione di aree archeologiche della Regione.
Angelo Bonelli dei Verdi ha dichiarato “Ogni tanto in questo paese qualcosa di giusto si fa. Il piano casa voluto dal centrodestra consente di edificare in deroga ai vincoli paesaggistici e ambientali. Il ministro dei Beni culturali ha accolto la richiesta d’impugnativa per legittimità costituzionale sul Piano casa della Giunta Polverini che abbiamo chiesto al suo ministero”.