Galan difende la poltrona: “Un torto se mi tolgono il ministero dell’Agricoltura”

Giancarlo Galan

Giancarlo Galan difende la sua poltrona di ministro dell’Agricoltura. ”Se mi togliessero da qui lo considererei un torto”, spiega in un’intervista a Repubblica, in cui precisa: ”Se verrò sostituito nell’incarico di ministro si sappia fin da ora che non l’ho chiesto io”.

Galan punta a coprire il suo incarico per tutta la legislatura: ”Ho impostato un lavoro e intendo portarlo a termine”, dice riferendosi in particolare al lavoro con i colleghi europei e americani per ”il nuovo piano dell’agricoltura”, progetto ”a livello mondiale”, che ”dovrebbe partire nel 2013”.

Sui rapporti con gli esponenti leghisti, il ministro fa i suoi distinguo: ”Con molti leghisti, come Giancarlo Giorgetti, ho un buon rapporto”. ”Qualcuno  si è arrabbiato perché ho criticato qualche spesa fatta dal mio predecessore”, l’attuale governatore veneto Luca Zaia, ma ”pagare 6 milioni di sponsorizzazione all’Alitalia perché sui voli intercontinentali distribuisca un menu italiano è un po’ esagerato”. Poi sulla questione delle quote latte sottolinea: ”Chi ha sbagliato deve pagare, le multe delle quote latte vanno versate”. Per Galan è “stravagante” la richiesta dell’Agea: ”Gli allevatori morosi sono fuori dalla legge”.

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