Gaucci rivela a Panorama: “Io giocai la schedina al Superenalotto e diedi la metà della vincita alla Tulliani”

”Elisabetta Tulliani non aveva nè proprietà nè redditi, le ho dato tutto, sia a lei che alla famiglia”. L’ex patron del Perugia Luciano Gaucci, intervistato dal settimanale Panorama a Santo Domingo, dà la sua versione dei fatti sulla guerra di beni in corso con la ex fidanzata dopo che i legali di lui hanno presentato una citazione al tribunale civile di Roma. Sul sito di Panorama, che sarà venerdì in edicola – spiega l’anticipazione – sono disponibili ampi stralci con l’audio dell’intervista.

Gaucci ricostruisce nel dettaglio la vicenda della vincita al Superenalotto che, secondo la Tulliani, le avrebbe permesso di acquistare alcuni immobili: ”La schedina – afferma Gaucci – l’ho compilata e l’ho giocata io, ho vinto 2 miliardi e 400 milioni di lire e siccome sono generoso ed ero perso d’amore le ho regalato la metà”.

Gaucci poi spiega ancora: ”Elisabetta dice che è stata lei a vincere e a darmi la metà, come se all’epoca io avessi avuto bisogno dei suoi soldi…”. Gaucci al settimanale spiega di aver lasciato alla sua fidanzata i propri beni dopo il crac del Perugia Calcio. ”Era meglio lasciarli in mani sicure, sarebbe stato apprezzato se dopo fossero tornati indietro. E aggiungo che sono arrabbiato con la signora. Se lei avesse detto: ‘ok, le case ti appartengono e te le restituisco perchè è giusto così’, io le avrei fatto tenere i quadri, le macchine e i gioielli. Anzi, i gioielli glieli lascio comunque perchè sono un frutto d’amore, porta sfortuna farseli restituire…”.

Gaucci, nell’intervista, sostiene di essere infastidito dalle menzogne: ”Ma come? Ho aiutato lei, il fratello, la madre e il padre, gli ho intestato questo mondo e quell’altro… ”. Fa l’elenco degli immobili: ”L’attico di via Sardegna, poi il terreno nel Reatino, quello con immobili a Capranica Prenestina, la casa dove vive con Fini, le auto per tutta la famiglia, i quadri. Mamma mia, non mi ci fate pensare”.

Palando di Giancarlo, il fratello della compagna del presidente della Camera che ora vive in affitto a Montecarlo nella casa ereditata da An e poi venduta in circostanze da chiarire a società offshore, Gaucci spiega: ”L’ho nominato presidente della Viterbese e oggi mi piacerebbe andare a rivedere i bilanci di allora, le compravendite dei giocatori. Era un furbetto, ma io non ero un cretino”.

Il patron racconta ancora di non avere nessun dissidio con Fini e di avere sempre rispettato la scelta sentimentale della sua ex. ”Anche se – conclude – prima si è riempita la pancia e poi si è alzata da tavola”.

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Alessandro Avico