ROMA – ''Tremaglia li chiamava culattoni, io li chiamo diversi. Poi, quando non parlo in pubblico mi scappa anche culattoni. Io invece sono orgoglioso di essere normale''. Cosi' Gabriele Cimadoro, deputato dell'Idv e cognato di Antonio Di Pietro, alla Zanzara su Radio 24.
''Per fortuna – aggiunge Cimadoro – noi eterosessuali siamo la maggioranza, loro una minoranza, altrimenti…E poi Di Pietro rappresenta un po' il machismo, anche nelle sue espressioni verbali''.
Poi, da appassionato cacciatore, Cimadoro dice: ''Una volta Tonino veniva con me a sparare, adesso non ha piu' tempo. Vado in Serbia dove ci sono meno vincoli, pero' purtroppo sta arrivando l'Europa anche li'…''. Che emozioni le da' colpire un volatile, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?. ''Meglio di un orgasmo'', risponde Cimadoro.
L'esponente Idv, eletto nel collegio milanese, parla poi dell'uso del pass in citta': ''E' un privilegio? Forse, ma non rinuncio finche' il sindaco non decide di cancellarli. Io ho sia il pass per le corsie preferenziali, sia quello per il parcheggio nei posti riservati ai residenti e sulle strisce blu, ovunque. Quando passo per Milano vado di fretta, mi serve''.
''Sono stato eletto nel collegio milanese – spiega Cimadoro – per questo ho questi pass. Non rinuncio perche' le poche volte che vado a Milano lo uso, vado molto di fretta per prendere il treno il lunedi' e il venerdi'''.
E gli altri cittadini che vanno di fretta? chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. ''E io che posso farci? Se a voi non e' permesso basta fare i deputati o i sindaci'', risponde Cimadoro. ''Comunque, ripeto. Se Pisapia decide di ritirarmeli – dice Cimadoro – non ne faro' una tragedia. Ma rinunciare no, lo faccio solo se lo fanno tutti gli altri''.