Mafia, Ghedini: “Nessun rapporto tra Berlusconi e Vito Ciancimino”

L'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino

”Anche quest’oggi ‘Il Fatto quotidiano’ pubblica l’ennesima puntata dell’ennesimo tentativo di screditare il presidente Berlusconi con notizie inverosimili ed infondate. Si riportano documenti che non hanno avuto nessuna verifica giurisdizionale nonché dichiarazioni assolutamente non riscontrate. Del resto, chiunque conosca quelle vicende ne può immediatamente apprezzare l’inconsistenza e l’assurdità”.

Lo dichiara, in una nota, Niccolò Ghedini che sottolinea come ”mai nessun rapporto né diretto né indiretto né tantomeno economico, vi è mai stato fra il presidente Berlusconi e Vito Ciancimino”. ”L’autorità giudiziaria potrà agevolmente dimostrare la palese portata diffamatoria dell’articolo oggi pubblicato” conclude il deputato e avvocato del premier.

L’articolo contestato da Ghedini apre la prima pagina de ”Il Fatto quotidiano” con il titolo ”Don Vito: ‘Io, Dell’Utri e Berlusconi figli della stessa lupa”’ e con il sottotitolo: ”’Ecco l’appunto inedito con cui Ciancimino padre rivela i rapporti finanziari con l’attuale Premier e la mafia”’.

Secondo la ricostruzione del giornale che mostra una fotografia di un biglietto vergato da Ciancimino consegnato ai pm, l’ex-sindaco, afferma: ‘‘Io, Marcello Dell’Utri e, anche indirettamente, Silvio Berlusconi siamo figli dello stesso sistema, ma abbiamo subito trattamenti diversi soltanto ed unicamente per motivi geografici”. Il Fatto parla di lettere di Ciancimino, in cui l’ex-sindaco, racconta di aver investito nelle imprese di Silvio Berlusconi ”ricavandone miliardi di vecchie lire” e secondo il quotidiano ”se gli appunti di Ciancimino fossero riscontrati, in teoria, il nome di Berlusconi potrebbe tornare sul registro degli indagati”.

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Lorenzo Briotti