ROMA – Nell’ottobre scorso arrivava l’esposto del presidente della Camera Gianfranco Fini contro Augusto Minzolini, allora direttore del Tg1.
Adesso, fine maggio 2012, invece, viene diffusa la decisione dell’Ordine dei giornalisti del Lazio (presa il 9 marzo): esposto archiviato perché -spiega- “l’informazione non è soggetta a controlli”.
Fini si era infuriato con Minzolini per un servizio andato in onda il 13 ottobre e firmato “da Marina Nalesso”, scrive il Giornale, sul rendiconto generale dell’amministrazione dei conti dello Stato. Il Rendiconto non fu approvato per mancanza di numeri in prima battuta e, spiega Il Giornale – “Fini disse che non si poteva ripresentare scatenando le ire della maggioranza. Il presidente della Camera si scagliò contro l’ex direttore del Tg1 dicendo: “Minzolini si deve dimettere subito per l’intollerabile faziosità del suo telegiornale, c’è un limite anche all’indecenza”. Si era poi rivolto all’Ordine lamentando “aspetti lesivi dei doveri del giornalista, tanto più del servizio pubblico”,
Così Minzolini rispose: “Fini ha fatto un uso improprio del termine fazioso” e che “del resto, nel suo agire quotidiano, dimostra di avere una visione particolare del concetto di imparzialità”.
L’Ordine alla fine ha dato il suo parere archiviando l’esposto di Fini, facendo riferimento all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 2 della legge istitutiva, la numero 69 del 1963, ovvero il diritto di critica del giornalista : “L’informazione non è soggetta a censura” e il giornalista “non può essere considerato semplice cinghia di trasmissione ed ha una sua autonomia”.