ROMA – Pierferdinando Casini molla Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, il presidente della Camera lo attacca dicendo “E’ inaffidabile”: e il Terzo Polo è ormai liquefatto. Dopo il ‘flop’ alle comunali, dove il Terzo Polo non è riuscito spesso a presentarsi compatto, i nodi sono arrivati al pettine. Casini ha messo piombo sul progetto comune dicendo ‘Il Terzo Polo è stato fondamentale, onore a chi vi ha partecipato, ma oggi siamo in un nuovo campo, in una nuova stagione e il gioco è diverso”.
”Ognuno si assuma le sue reposnsabilità – ha detto anche Casini – e se altri ritengono che va bene così, vadano avanti”. Ognun per sè, insomma. E arrivederci. ”Ho detto solo le cose che dico da mesi – si spiega Casini – il Terzo Polo non è sufficiente per rappresentare l’esigenza di novità e di cambiamento che viene dal Paese. E’ il segno di una forza stabilizzante, di cui c’è bisogno per non finire come Atene”.
Da Fli la replica è quasi stizzita. Italo Bocchino dice: “Noi andiamo avanti alla costruzione del Fli. Alle amministrative abbiamo ottenuto il 4,2%. Cosa voglia fare l’Udc non ci è chiaro”. I fedelissimi di Fini raccontano che lui, il leader di Fli, a leggere sui giornali le dichiarazioni di questi giorni di Casini sui giornali, si è adirato moltissimo: “Gridava come un pazzo, diceva che Casini è inaffidabile”, raccontano nel Fli.