Se la chiamassi autopsia, giù con le polemiche. Ma questo lavoro dei giornalisti e amici di Anno Zero, Giusy Arena e Filippo Barone, ĆØ chirurgica, maniacale, attenta ai dettagli. Ambientazioni a volte degne del miglior Buzzati. Facciamo allora che la biografia non autorizzata di Gianni Letta ĆØ una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Episodi dimenticati, cancellati, qui vengono tirati fuori dall’olbio, spolverati e forniti ai lettori con un linguaggio per cui non si può non capire. E’ un libro, questo, che difficilmente altri avrebbero scritto, per una semplice ragione: di Letta in Italia non si parla e non si deve parlare, nĆØ in bene nĆØ soprattutto in male. E’ un pò come cosa nostra in Sicilia: tutti sanno che c’ĆØ e hanno idea del suo potere, ma lo sussurrano sottovoce, perchĆØ magari qualcuno ĆØ in ascolto. Letta oggi ĆØ un tabù. Giusy Arena e Filippo Barone, che di spunti ne avrebbero per altri cento personaggi, decidono però di dedicarsi all’uomo ombra, e lo fanno partendo dall’Abruzzo, da Avezzano, dove il giovane Gianni da piccolo corrispondente di provincia del Tempo diviene prima sostituto in redazione e poi caposervizio 23 enne. Più che dotato superdotato…
