«Con la certezza che non verranno meno in futuro il rigore sin qui seguito, il metodo della totale trasparenza dell’azione pubblica, la determinazione rigorosa nell’uso di procedure perfettamente legali, la facilitazione dei controlli e della collaborazione tra diversi organi pubblici, utilizzati in questa prima fase di interventi, Le confermo l’impegno del governo e mio personale di andare avanti sulla via della totale e limpida rinascita dell’Aquila e della sua economia». Lo scrive il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in una lettera inviata a Stefania Pezzopane, presidente della provincia dell’Aquila.
Letta scrive ancora: «Tante cose sentite e viste in questi giorni hanno turbato anche me, come tutti quelli che nei giorni del terremoto hanno sentito lacerarsi qualcosa dentro e hanno perso per un bel pezzo la capacità di sorridere e, ancor più, di ridere. Nel contempo – ha proseguito il sottosegretario alal presidenza del Consiglio che rispondeva a una missiva della Pezzopane – non le nascondo la preoccupazione che questa vicenda sia deflagrata proprio nel corso di un periodo particolare, che certamente rischia di appannare la serenità del dibattito che pure è giusto intorno a vicende così drammatiche».
«Penso anch’io con orrore, – aggiunge Letta – come Lei disse qualche giorno fa a L’Aquila, a chi crede che le calamità possano essere un pretesto per fare buoni affari. Il terremoto, le vittime, la desolazione che ne consegue meritano ben altri sentimenti e ben altra pietà. Altro che affari! Ma, se qualcuno ha pensato il contrario, tutti faremo in modo che si ricreda!».