La politica non interessa molto ai giovani italiani: uno su quattro non si informa mai di questo tema perché non stuzzica il loro interesse. Il dato emerge dal Rapporto sulla partecipazione politica giovanile in Italia, stilato dall’Università La Sapienza di Roma per conto del Ministero della Gioventù, presentato mercoledì 14 aprile alla Camera, nel corso di un convegno organizzato dal ministro Giorgia Meloni.
La ricerca, che analizza il rapporto con l’attualità politica e sociale delle persone tra i 15 e i 34 anni, elabora gli ultimi dati Istat disponibili, del 2007. E il quadro che emerge è quello di giovani molto distanti dalla vita politica e sociale. Il 59% si informa di politica almeno una volta a settimana (più i maschi delle femmine, più il nord-est delle isole), ma il 16,6% si informa meno di una volta a settimana e il 24,4% non si informa mai; e tra questi ultimi, la percentuale varia dal 18,3% del nord-ovest al 32,1% del sud.
Il 24% ha ascoltato dibattiti politici negli ultimi 12 mesi, il 40,9% parla di questi temi almeno una volta a settimana, e per entrambi la percentuale è più alta per i maschi. Il 71,1% dei giovani che non si informano di politica lo fa perché non è interessato, il 20,7% è sfiduciato e il 14,2% ritiene che sia un argomento troppo complicato.
Solo il 3,9% degli under 34 partecipa a riunioni di partito e il 4,5% a riunioni sindacali, mentre si sale all’8,7% se si parla di riunioni di associazioni o di gruppi di volontariato; ma la partecipazione politica si rivela più bassa al nord (2,5% nel nord-ovest e 3,1% nel nord-est), sale al 3,7% al centro, aumenta fino al 4,9% al sud e trova il suo picco nelle isole (6,1%). Il 10,2% dei giovani svolge attività gratuita di volontariato, con un maggiore coinvolgimento in questo caso delle femmine (11,2%) rispetto ai maschi (9,3%) e pesanti differenze geografiche: al nord-est il massimo coinvolgimento (14,2%), nelle isole il minimo (6,4%). Più alte le percentuali dei giovani che frequentano la chiesa o altri luoghi di culto: il 22,2% ci va almeno una volta a settimana, più al sud (27,7%) e più le femmine dei maschi; il 30,4% non ci va mai.
Il 62,7% dei giovani legge un quotidiano almeno una volta alla settimana, percentuale che scende al 54,7% al sud e arriva al 67,8% nel nord-ovest. In tutte le aree geografiche i maschi leggono più delle femmine, ma questa differenza aumenta al sud, dove i maschi che leggono sono il 59,3% mentre le giovani sono il 50,3%. La tv è il mezzo principale con cui i giovani italiani si informano di politica, con percentuali quasi assolute (92,9%) e senza differenze geografiche. Seguono i quotidiani (51,8%) e la radio (38%), ma al sud si nota una percentuale che si informa dai quotidiani decisamente più bassa rispetto al resto del paese.
Tra i problemi prioritari, secondo i giovani italiani ci sono la disoccupazione, la criminalità , la povertà e l’immigrazione, ma l’ordine varia a seconda dell’area geografica. E se al centro, al sud e nelle isole preoccupa di più la disoccupazione, al nord è prioritario il problema della criminalità . Trovare casa è poi un problema molto grave per il 17,9% dei giovani, con percentuali che crescono dal nord al sud.