ROMA, 27 GIU – ''Presto o tardi, la Germania dovra' fare concessioni, ma sui tempi i mercati possono saltare. E l'Italia dovrebbe dotarsi di un piano B per calmierare lo spread''. L'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, intervistato dall'Unita', propone ''una drastica riduzione del debito pubblico sotto la quota del 100%''. Il premier Monti, dice, ''ha tutta la forza che serve''. Quanto al modo, ''dopo l'Imu non penso piu' a una patrimoniale, ma a un uso volontario e redditizio del risparmio''.
''Se a Bruxelles uscissero la ricapitalizzazione della Bce, i project bond, la benedizione di Francoforte a una nuova operazione di finanziamento a lungo termine delle banche per le imprese, sarebbe gia' un grande risultato'', osserva Amato parlando del Consiglio europeo che prendera' il via giovedi' prossimo. ''E' poi possibile l'avvio dell'unione bancaria affidando il grosso della vigilanza alla Bce e mettendo insieme i fondi nazionali di assicurazione dei depositi''. Per Amato, ''occorre una forma di mutualizzazione dei debiti accettabile per Berlino'', e in questo ''il redemption fund proposto sia da Vincenzo Visco che dai consiglieri della Merkel e' piu' digeribile degli eurobond''. Quanto alla cancelliera tedesca, aggiunge, ''deve fare di piu' per spiegare ai suoi elettori che il costo maggiore lo pagherebbero se si sfasciasse l'Eurozona''.
Parlando dell'Italia, Amato bolla come ''stravagante'' l'ipotesi di voto anticipato e definisce la scelta di Casini ''l'unico elemento nuovo''. ''L'alleanza Pd-Udc – rileva – prefigura una coalizione di governo''.