”E il cinismo di questa ultima (in ordine di tempo) storia sta nel fatto che – sottolineano Giulietti e Vita – nello stesso tempo venivano stracciati gli emendamenti-bipartizan, che peraltro ripristinavano il “Fondo dell’editoria”. Cento testate rischiano ora di morire, e ottomila giornali non profit o locali pure, vista la parallela soppressione delle tariffe agevolate.
Fogli e radio o televisioni estranei al “conflitto di interessi” abbandonati a loro stessi. “Mors tua vita mea”. Chiameremo il governo a rispondere nelle aule parlamentari di tutto cio’. E magari saliremo su qualche tetto. Il troppo e’ davvero troppo”.