Giustizia, Napolitano all’Anm: “Autonomia delle toghe inderogabile”

ROMA – “L’autonomia e l’indipendenza della magistratura costituiscono principi inderogabili in rapporto a quella divisione tra i poteri che è parte essenziale dello Stato di diritto”. Lo ha assicurato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevendo questa mattina al Quirinale i vertici dell’Anm. Ai rappresentanti del sindacato delle toghe, il capo dello Stato ha spiegato di sperare in “un più sereno clima istituzionale”, precisando di non avere ancora ricevuto però da palazzo Chigi il testo della riforma costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 11 marzo.

“In termini più generali – precisa ancora una nota del Colle – il capo dello Stato ha riaffermato la legittimità di interventi di revisione di norme della Seconda Parte della Costituzione che possano condurre a una rimodulazione degli equilibri tra le istituzioni quali furono disegnati nella Carta del 1948”. Rimodulazione, sottolinea ancora il presidente della Repubblica, “che in tanto può risultare convincente in quanto comunque rispettosa della distinzione tra i poteri e delle funzioni di garanzia”.

“Ci sentiamo rinfrancati”. Sono soddisfatti i vertici dell’Associazione Nazionale dei Magistrati al termine dell’incontro com il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Abbiamo colto una grande attenzione da parte del capo dello Stato” hanno detto i leader del sindacato delle toghe che all’inquilino del Quirinale hanno espresso tutte le loro preoccupazioni “sia in riferimento all’annunciata riforma costituzionale della giustizia, che in riferimento ai progetti di legge ordinaria come per la responsabilità civile dei giudici e la prescrizione breve”.

Quello che le toghe temono principalmente è che i principi dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura possano risultare “fortemente alterati” nel caso in cui si dovesse approvare la riforma costituzionale della giustizia. Una preoccupazione che i magistrati hanno espresso a Napolitano nel corso dell’incontro. “Da parte nostra – ha spiegato il presidente dell’Anm, Luca Palamara parlando con i giornalisti alla fine della riunione – non c’è una chiusura corporativa ma la volontà di mantenere fermi questi principi che sono capisaldi dello stato di diritto e che sono a garanzia dei cittadini”.

Al capo dello Stato il sindacato delle toghe ha anche manifestato perplessità in merito al “clima di manifestazioni di piazza in prossimità dei tribunali e anche nelle aule di giustizia, che rischiano di minare la serenità e l’equilibrio dei giudici chiamati a decidere importanti controversie”.

Published by
Alessandro Avico