ROMA, 23 OTT – ''Noi cristiani siamo chiamati a curare la responsabilita' personale e a cercare di fare unita' tra la verita' che professiamo e la coerenza della vita''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, nella messa celebrata oggi a Roma a conclusione dell'assemblea nazionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale).
In particolare, ha affermato Crociata nell'omelia, ''abbiamo la responsabilita' di argomentare e insieme testimoniare quel centro ardente della nostra fede che e' la carita''', specialmente ''alla presenza degli stranieri e degli indigenti''.
I vescovi italiani, ha detto ancora Crociata, sentono ''vivo l'impegno del Meic a fare della fede 'pensata' un fermento prezioso per la vita della Chiesa''.
L'assemblea del Meic si e' chiusa con l'elezione, da parte dei 258 delegati, del nuovo Consiglio nazionale che il 5 novembre prossimo indichera' il nome del presidente del Movimento per il prossimo triennio. Il presidente Cirotto, concludendo i lavori, ha sottolineato che in Italia ''nessuno ha idee organiche di che cosa si debba fare per risolvere i gravi problemi attuali'' del Paese, e ''ricorrono solo grandi lamentele con l'unico esito di trasformare'' l'Italia ''in una 'landa di ululati solitari'''.
Cirotto ha spronato gli intellettuali del Meic a ''impegnarsi insieme per partorire idee nuove e credibili: il Movimento puo' fare questo servizio al Paese''.