Governo sotto 5 volte, la maggioranza terrà? Napolitano preoccupato

Giorgio Napolitano (lapresse)

ROMA – Il governo va sotto cinque volte in Aula su un provvedimento che regolamenta il verde pubblico: è colpa delle assenze nella maggioranza soprattutto tra i banchi del Pdl ma sotto accusa finisce la Lega Nord per aver votato contro il parere del relatore, un leghista. Intanto a distanza dal Quirinale emergono i dubbi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla tenuta della maggioranza.

E’ evidente la preoccupazione del capo dello Stato per il ritardo con cui il governo sta affrontando la ‘fase due’ della manovra anti-crisi, per le fibrillazioni della maggioranza, per le tensioni che impediscono di realizzare a livello politico e parlamentare la convergenza di intenti che, a suo avviso, la situazione richiede. Probabilmente Napolitano ha espresso le sue preoccupazioni anche al ministro leghista Roberto Maroni e ai capigruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, ricevuti separatamente al Quirinale.

Poi in serata, mentre a Montecitorio il governo andava ripetutamente sotto, Napolitano è andato a visitare una mostra sulla storia della macchina statale italiana e, su sollecitazione dei giornalisti, ha fatto alcune dichiarazioni pubbliche. ”Agitare ancora la bandiera della secessione – ha detto – significa porsi fuori dalla storia e dalla realta”’ e molte cose dimostrano che il sentimento nazionale è ”profondo”.

Intanto  il capogruppo ‘lumbard’ Marco Reguzzoni prova a rassicurare sulla tenuta della maggioranza ed a fugare le voci di un ennesimo scontro tra ‘cerchisti’ e i ‘maroniani’: ”Non c’è  stato alcun voto di dissenso, nessun voto politico”.

Però non è da escludere che nell’incontro si sia parlato anche della situazione all’interno della maggioranza. L’esecutivo è scosso dalla crisi economica internazionale e dal voto sulla richiesta di arresto nei confronti del parlamentare del Pdl, Marco Milanese. Domani, alla presenza di Umberto Bossi, si terrà la riunione della Lega per valutare la linea da tenere.

I lumbard, a quanto scrive l’Ansa, potrebbero votare compatti contro l’arresto di Milanese, promettendo pero’ battaglia in vista del successivo voto di sfiducia nei confronti del ministro Saverio Romano.

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luiss_smorgana